Flessibilità e stabilità: come coniugarle?
Tutti i settori industriali o di mercato sono oggi soggetti a cambiamenti continui. Derivano da nuove politiche governative, nuove regole fiscali, progressi continui della tecnologia, preferenze dei consumatori, richieste di prodotti o servizi, influenze da parte dei media oppure argomenti di moda sui social media, motivazioni all’acquisto e così via dicendo.
Qualche che sia la causa, il “cambiamento” è divenuto parte integrale di qualsiasi business e Scrum aiuta le aziende a diventare più flessibili ed aperte al cambiamento.
È d’altra parte anche vero che è importante mantenere un adeguato livello di stabilità all’interno del processo di cambiamento. Così come una eccessiva rigidità porta inefficacia, anche una flessibilità troppo elevata è poco produttiva-
Il segreto sta nel trovare il giusto bilanciamento tra flessibilità e stabilità, perché la stabilità è necessaria per poter completare i lavori. Ecco perché Scrum, che privilegia il principio di flessibilità, utilizza il concetto di consegna iterativa a tutti gli altri principi e caratteristiche che lo contraddistinguono, al fine di assicurare questo bilanciamento.
Scrum riesce a mantenere la flessibilità perché prevede che le richieste di modifica (dette Change Request) possano essere formulate ed approvate in qualsiasi momento durante lo svolgimento del progetto; tuttavia vengono ordinate per priorità solo quando viene creato o aggiornato il registro delle priorità (il cosiddetto Prioritized Product Backlog). Allo stesso tempo, Scrum assicura stabilità mantenendo costante il programma delle fasi essenziali del progetto (lo Sprint Backlog) senza permettere interferenze da parte delle squadre di progetto (gli Scrum Team) durante i lavori di uno Sprint. Nel framework Scrum, tutte le richieste relative ad uno Sprint in fase di svolgimento sono congelate sino alla sua conclusione: non viene inserito alcun cambiamento in corso d’opera, a meno che il cambiamento sia considerato così importante da portare all’arresto dello Sprint stesso. Qualora il cambiamento sia particolarmente urgente, si pone termine allo Sprint e la squadra di progetto si riunisce per programmare un nuovo Sprint.
È grazie a queste regole che Scrum fa proprie le necessità di cambiamento senza creare il problema di modificare il programma di consegna dei risultati.
Scrum agevola la flessibilità grazie alla trasparenza, approfondimento ed adattamento, in modo tale da ottenere risultati di business a maggior valore.
Scrum costituisce un meccanismo adattivo per il project management, che assorbe ed elabora le necessità di cambiamento delle specifiche senza impatti negativi sui risultati di progetto.
È fondamentale adattarsi alle necessità sempre in evoluzione dei nuovi business, come parte integrante del ciclo di sviluppo. La flessibilità, in Scrum, è garantita da cinque caratteristiche: sviluppo iterativo del prodotto, allocazione del tempo (Time Boxing), squadre di lavoro inter-funzionali, priorità in base al valore per il cliente e integrazione continua.
Scrum adotta un approccio iterativo ed incrementale allo sviluppo di prodotti e servizi, rendendo possibile incorporare il cambiamento in qualsiasi stadio del processo di sviluppo.
Ecco come una metodologia di project management altamente evoluta ed efficace aiuta le aziende ad essere più forti, capaci di sviluppare progetti innovativi di cambiamento rapidamente, con costi inferiori e risultati superiori rispetto alla concorrenza.
Come adottarla? Possiamo aiutare la vostra impresa a passare nei tempi più rapidi dal modello attuale di gestione dei progetti al framework Scrum.
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