Diffondere tra amici e conoscenti le proprie esperienze positive (o negative) è sempre stato un modo per migliorare il “benessere” del proprio gruppo. Le nuove tecnologie stanno poi portando alle estreme conseguenze questa normale ed umana abitudine, potenziando enormemente la velocità e la diffusione di ogni notizia.
C’è una bellissima foto che mostra delle mucche che pascolano tranquillamente ai piedi del ghiacciaio Bøyabreen a Fjærland in Norvegia: è una immagine in bianco e nero che risale agli anni tra il 1890 e il 1910.
Così come qualsiasi uomo sposato può testimoniare il fatto che “una moglie felice farà felice la vita”, chiunque abbia a che fare con la clientela sarà d’accordo sul fatto che anche un cliente felice rende molto più felice la vita di un'azienda.
Come realizzare gli interessi di tutte le parti coinvolte nello sviluppo di un progetto?
Chi è il nostro cliente? A chi stiamo pensando quando sviluppiamo i prodotti, scriviamo la nostra comunicazione, ci prepariamo ad un incontro di vendita?
Abbiamo in mente una serie di dati socio-demografici? Statistiche sofisticate? Peccato, in questo modo non andremo da nessuna parte! Che fare, allora?
Un progetto è un evento temporaneo e circoscritto nel tempo, che implica uno sforzo collaborativo per produrre un nuovo prodotto, servizio, soluzione organizzativa o altro, secondo quanto definito nel brief iniziale (detto, in terminologia Scrum, “Project Vision Statement”).
Da sempre, quello delle previsioni di vendita è un argomento critico per le aziende: se infatti da un lato la previsione del futuro è argomento difficile, dall’altro le aziende devono programmare i propri investimenti e per fare ciò hanno la necessità di stimare i risultati ottenibili.
Per molti prodotti, la capacità della rete distributiva di ben rappresentare l’offerta dell’azienda produttrice è fattore critico per conquistare le preferenze del consumatore.
Sempre più aziende utilizzano l’approccio “a progetti” per svolgere attività di rilievo, circoscritte nel tempo, multi-funzionali.
La formazione a distanza esiste da decenni. Ricordo ad esempio, quando ero bambino, la pubblicità della Scuola Radio Elettra di Torino: dal 1951 ha formato oltre un milione di tecnici, in Italia. I tempi sono cambiati, le tecnologie hanno rivoluzionato la nostra vita dandoci mille nuove opportunità, ed i metodi formativi di allora si sono evoluti, approfittandone.
Luca Orselli Consulting Sas | Idee e soluzioni per lo sviluppo d'impresa
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